Mi presento

Da sempre interessata ad apprendere le tecniche pratiche utili a far emergere le strategie e le potenzialità che ognuno di noi, adulti e bambini, possiede, faccio della mia passione il motore per accompagnare professionalmente chi sente di non possederle o non riesce a metterle in azione in situazioni di malessere e difficoltà.

Sin da bambina ho avuto uno spiccata attenzione per l'altro. La maestra era solita contornarmi di quei bambini che ai tempi chiamavano scalmanati: quelli agitati, disattenti, provocatori. E i bambini timidi.
Non sempre ne ero felice: alcuni mi tiravano la coda e mi prendevano un po' in giro, ma tempo qualche settimana, il mio accogliere e pazientare, magicamente, faceva sì che io diventassi simpatica ai loro occhi, che si placassero fino a diventare più concentrati in classe. Gli scalmanati. Scambiavano qualche imbarazzata parola in più i timidi.
Si tratta di quelle cose che fai senza sapere che le stai facendo. E che poi scopri voler far diventare una professione.
Da Pedagogista mi occupo di sostegno genitoriale e mi rivolgo a tutti quei genitori che incontrano difficoltà e vivono conflitti che rendono complessa la comunicazione e il quotidiano con i propri figli e/o con il proprio coniuge o ex coniuge. Complementariamente svolgo sostegno pedagogico a bambini/adolescenti che presentano difficoltà ad esprimere e gestire le proprie emozioni e azioni, o che lo fanno in modo prorompente ed oppositivo, in presenza di DSA e ADHD e non; di sostegno individuale allo sviluppo personale nelle situazioni di cambiamento e blocco (adolescenza, professione, relazioni).
Mi rivolgo inoltre a coloro che hanno patologie croniche connotate dal dolore e dai limiti oggettivi, nello specifico Vulvodinia e Fibromialgia, e sentono il bisogno di apprendere il modo più efficace di affrontare la difficile quotidianità che il dolore fisico e morale minano fortemente, rinnovando la promozione ad un benessere possibile.

Ho conseguito la laurea quadriennale in scienze dell'educazione presso l'università Bicocca di Milano. Questa facoltà mi ha dato la possibilità di lavorare come Educatrice domiciliare prima e come Pedagogista poi.
Come educatrice domiciliare, in collaborazione con i Servizi Sociali, mi sono occupa di un ventaglio molto ampio di situazioni dell’area Tutela Minori, Disabilità e Adulti: ho preso in carico numerose situazioni accompagnando all’autonomia possibile bambini inseriti in realtà complesse, con disturbi dell’apprendimento, emotivo-comportamentali, famiglie connotate dall’alta conflittualità, persone con disturbi psichiatrici, disabilità e sindrome dello spettro autistico. Mi sono confrontata con le conseguenze delle violenze sessuali e degli abusi sui minori e sulle donne, fornito supporto educativo a famiglie che hanno seguito l’iter di affido.

Mi piace molto lavorare con il linguaggio, convinta che un modo di dire le cose diverso, cambia la risposta del nostro interlocutore, bambino o adulto che sia, e che se noi impariamo ad utilizzare modalità nuove di comunicare, non solo verbali ma che interessano tutto il nostro corpo, calate sulla nostra individualità, otteniamo risultati che non avremmo mai immaginato. E che convivono in noi parti che debbono trovare il giusto posto ed equilibrio affinché noi possiamo esprimerci in tutte le nostre capacità.
Ecco perché ho conseguito il Master Technician e Practictioner in Comunicazione - specialità Programmazione Neuro-linguistica presso l'Istituto PNL META di Milano.

Ritengo fondamentale la formazione degli educatori, nello specifico quelli domiciliari, e svolgo pertanto incontri di gruppo ed individuali di Supervisione Pedagogica (anche via telematica) che estendo agli insegnanti affinché possano emergere gli strumenti per approcciarsi alle famiglie evitando il burnout e promuovendo una solida rete intorno ad esse che possa essere la base per il raggiungimento degli obiettivi condivisi.

Di tutto il mio percorso, in evoluzione, ritengo importante lo sguardo e l'incontro con mondi e volti di donne, bambini, uomini, attraverso i quali mi sono formata e mi formo, al non giudizio, all'accoglienza e al guidare a trovare o ri-trovare dentro di sé le potenzialità necessarie costruendo gli strumenti utili a riemergere, trovando la propria strada nonostante il punto di partenza.

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